Qualcosa come ormai quindici anni fa, partecipai ad un rituale cruento, in cui tre faraone furono appese, sgozzate e lasciate a dissanguare. A gestire l’operazione fu il mio suocero di allora, sotto lo sguardo attento mio, di sua figlia e di suo figlio maggiore. Erano una famiglia di contadini, avevano un po’ di terra e diversi animali che si aggiravano per l’aia.
A cena, quella sera, mangiammo pasta con ragù di faraona, e un po’ me ne riportai pure a casa per i miei.
Ma prima di sederci a tavola, ci dovemmo prendere un momento per lavare via gli schizzi di sangue e di merda che l’operazione aveva prodotto.
Sangue e merda, quella cosa che sta tra un animale vivo ed il nostro hamburger.
Sangue e merda, molto più simile al piccione spiaccicato con le budella di fuori che ho visto davanti alla questura di Bologna, che mi faceva venire i conati di vomito, che al petto di pollo nella vaschetta del supermercato. Come su Cavie di Palahniuk, quando i protagonisti si danno al cannibalismo e si ricordano la verità sulla carne.
Sangue e merda, che abbiamo collettivamente deciso di dimenticare, di appaltare a qualcun altro, di vedere il meno possibile. Le riprese di Food for Profit sul trasporto del pollame ricordano un girone infernale. Gli allevamenti intensivi di suini, di bovini, di qualunque bestia, sono luoghi senza Dio, senza speranza e quindi senza futuro.
Pensate quando tra qualche anno avremo raggiunto un livello tecnologico tale da automatizzare completamente il processo di nutrimento e di riproduzione di massa delle bestie, quando le scatole nere che inghiottono mangime, acqua ed elettricità e sputano hamburger saranno diventate completamente autonome e non sarà più necessaria la presenza umana all’interno dell’impianto di produzione. Un’IA ben addestrata sui principi morali cogenti dell’aumento di produttività gestirà tutto il ciclo, dall’embrione all’hamburger.
Provate a pensare a cosa, dopo qualche decennio, potremmo trovare entrando lì dentro.
E mentre ci pensate, ogni volta che vi viene voglia di mangiare carne, ricordatevi. Sangue e merda. Non molto diversi dai nostri.